Il periodo migliore per visitare il bosco va dalla tarda primavera all'autunno, stagione in cui le chiome dei faggi diventano arancio e poi brune; anche in inverno il contesto si presta ad escursioni con ciaspole e scialpinistiche.
Vallone e laghi degli Alberghi; escursioni verso la Francia e il vallone dei Sabbioni
L’accesso è consentito anche ai cani purché siano mantenuti sotto stretto controllo dai proprietari per evitare il disturbo alla fauna.
Accesso libero dalla Strada provinciale proveniente da Vernante con parcheggio presso la frazione Palanfrè; qui sono installate due aziende agricole che allevano bovini producendo formaggi in loco e nel carattrstico villaggio in pietra parzialmente ristrutturato vi è un rifugio gestito di proprietà del Parco. Dalle case si diparte una pista diretta agli alpeggi, che si segue per circa 150 m di dislivello, fino a imboccare un sentiero che sale nel bosco passando accanto al faggio monumentale censito; per vedere gli altri esesemplari vetusti si può proseguire sul sentiero sulla destra che si addentra nella bandita con un tracciato semi pianeggiante per poi uscire dal bosco presso il Gias Garbella e inerpicarsi nel vallone pascolivo fino il Colle omonimo lungo il tracciato della GTA e del Sentiero Italia.
Si tratta di un lembo di bosco storicamente conservato per difendere l'abitato di Palanfrè da valanghe e cadute massi, mentre il resto del versante solatio del Vallone degli Alberghi fu disbocato nell'antichità per fare spazio a praterie pascolabili. L'epoca di origine della Bandita non è nota, ma già nel 1741 risulta inserita nei Bandi Campestri del Comune di Vernante, con il nome di Bosco del Colombo, al cui interno vietavano il taglio degli alberi ed anche la raccolta della lettiera di foglie. Gli alberi vetusti sono concentrati nella porzione destra del bosco, direttamente a monte del villaggio; studi dendrocronologici dell'Università di Torino hanno registrato età di oltre 300 anni.