Il Castello di Rivoli di proprietà dei Vescovi di Torino entra a far parte dei domini sabaudi nel 1247, a partire dall’inizio del ‘600 sarà al centro di un grande cantiere diretto dai Castellamonte, l’antico maniero diventa così una residenza di loisirs, dopo essere stato incendiato nel 1693 dall’esercito francese, della decorazione di quegli anni rimane una sola sala, chiamata di Amedeo VIII, affrescata da Isidoro Bianchi e la sua équipe. Filippo Juvarra idea nel 1718 per Vittorio Amedeo II un grandioso progetto mai terminato. A fine secolo viene destinato ai Duchi d’Aosta, a cui si deve l’elegante decorazione del secondo piano in linea con le tendenze già neoclassiche che si sviluppano in Inghilterra. Nel 1883 il castello è stato venduto alla Città di Rivoli, ed è stato usato come caserma sino alla fine della seconda guerra mondiale. Sino al 1979 il Castello lasciato in uno stato d’incuria e di abbandoni, mentre la Manica Lunga ha ospitato sfollati e esercizi commerciali. Dopo una importante campagna di restauro, condotta dall’architetto Andrea Bruno nel 1984 è divenuto sede del Museo d'Arte. Dal 1997 è inserito insieme alle altre residenze reali nella Lista del Patrimonio Mondiale Unesco. Da quel momento in poi il Museo ha realizzato numerose rassegne d’arte contemporanea, sia come proprie produzioni sia in collaborazione con istituzioni culturali internazionali e con i più importanti musei.Oggi il Castello di Rivoli è conosciuto in Italia e all’estero come uno dei più qualificati punti di riferimento per l’arte contemporanea. Ospita il primo Museo italiano dedicato alla Pubblicità. La collezione permanente del Castello di Rivoli è costantemente arricchita grazie a nuove acquisizioni, donazioni e prestiti a lungo termine.La raccolta documenta i momenti cruciali dello sviluppo dell’arte contemporanea in Italia e all’estero dagli anni Sessanta ad oggi. Il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea segue i movimenti internazionali e radicali dell’arte in un dialogo costante tra la storia e l’attualità, centro vitale di sperimentazione favorisce, attraverso l’attività, la diffusione delle opere di giovani artisti italiani e internazionali. Il restauro della Manica Lunga, conclusosi nel 2000 con l’inaugurazione della sala espositiva al terzo piano, è stato seguito dall’architetto Andrea Bruno, che ha posto in esterno le scale e l’ascensore, realizzati con materiali trasparenti per dare la possibilità di osservare meglio la struttura, lunga 147 metri e larga 6.Il castello è sede di mostre temporanee, eventi e attività culturali; con la biblioteca specializzata, gli archivi e il centro multimediale opera anche come polo imprescindibile di ricerca sul territorio.Il Dipartimento Educazione Castello di Rivoli è stato invitato, unico rappresentante museale italiano, a partecipare come partner all’Arts Learning Festival che si svolgerà a Melbourne a maggio 2017.