Il Museo della Frutta presenta la collezione di mille e più frutti artificiali plastici modellati nella seconda metà dell'Ottocento da Francesco Garnier Valletti (1808 – 1889), geniale ed eccentrico artigiano, artista e scienziato.Il Museo propone il confronto fra le molte varietà di frutta coltivata a fine Ottocento, e così perfettamente documentate da Garnier Valletti, con quelle presenti oggi sul mercato. Ciò permette una riflessione sull'evoluzione della produzione e del consumo ortofrutticolo e l'evoluzione degli interessi della ricerca, in particolare nei settori dell'orticoltura, della frutticoltura e della conservazione dei prodotti agricoli.Un tuffo nel passato che costituisce anche l'occasione per riflettere sul tema, attualissimo, della biodiversità. Il Museo della Frutta è collocato nel Palazzo degli Istituti Anatomici, insieme al Museo di Anatomia Umana "Luigi Rolando" e al Museo di Antropologia Criminale "Cesare Lombroso".Questo polo museale offre una visione articolata e complessa del positivismo scientifico che, tra fine Ottocento e inizio Novecento, ha avuto in Torino un centro propulsivo su scala nazionale.La collezione pomologica è costituita più di 1000 esemplari tra pere (501), mele (295), pesche (67), susine (20), ciliegie (53), albicocche (56) e uva (10). I frutti sono esposti nei mobili originali in cui furono collocati nel 1928. La collezione è di proprietà della Sezione operativa di Torino dell'ex Istituto Sperimentale per la Nutrizione delle Piante (ora C.R.E. A.- Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) ceduta in comodato alla Città di Torino dal 2000 .Il Museo propone visite guidate, attività educative per le scuole di ogni ordine e grado, iniziative e promozioni culturali promosse da enti cittadini, Università degli Studi e MIBAC (aperture serali con visite guidate gratuite, giornate ad ingresso gratuito, Notte dei ricercatori, etc…).