Il museo etnologico espone materiale realizzato e usato dai diversi popoli dei quattro continenti extraeuropei, raccolto dai missionari salesiani, e comprende una raccolta di oltre 10.000 rarità. Dato il gran numero di pezzi e la diversità delle culture rappresentate, il museo costituisce una delle più importanti raccolte missionarie in Italia.Il continente più rappresentato è l’America con 4.000 pezzi. Il Sudamerica, costituisce il nucleo centrale e più antico della raccolta con numerosi pezzi provenienti da diversi gruppi indigeni di Brasile, Venezuela, Ecuador e Terra del Fuoco. In particolare, il materiale raccolto tra i Bororo del Mato Grosso, in Brasile, è espressione di arte plumaria di destinazione funeraria e oggetti di uso quotidiano e rappresenta la seconda collezione al mondo.Seguono le collezioni provenienti dal Rio Negro (Brasile) e il materiale raccolto in Patagonia e Terra del Fuoco, che si può considerare unico, dato che si parla di popolazioni estinte. La collezione africana (di circa 900 unità) riflette la storia relativamente recente delle missioni salesiane nel continente. La collezione cinese si compone di acquarelli su carta di riso, statuine votive, abiti e ornamenti tradizionali e svariati altri oggetti espressione della cultura e della religiosità locale. La collezione giapponese annovera poi una discreta raccolta di bambole in carta, stoffa, gesso e paglia destinate in origine alle cerimonie domestiche, le feste shintoiste dedicate alle bambine e ai bambini. Le collezioni provenienti dal Sud Est Asiatico e dall’India presentano svariati oggetti di uso rituale e domestico quali utensili in fibra vegetale (ceste, setacci e coperture per la pioggia), ornamenti in materiale animale composito (zanne di cinghiale, di tigre e di elefante, lana di capra, conchiglie ed insetti), abiti e accessori che riflettono l’estetica e la struttura socio-economica delle etnie locali.Il museo organizza attività didattiche dedicate ai bambini.