Si caratterizza per la sua duplice realtà di sito archeologico e di sede museale. L’area archeologica, nella parte ovest del Museo, mostra una stratificazione di testimonianze che vanno dal I-II secolo d.C. fino all’inizio del ’900.La più straordinaria è la cripta di S. Anastasio, il nucleo più antico (XI sec.), presenta colonne e capitelli di recupero di età romana e altomedievale, mentre gli ampliamenti a est e a ovest (XII sec.) videro l'impiego di colonne e capitelli in arenaria appositamente realizzati.Negli ambienti contigui alla cripta sono visibili tracce di pavimentazione del foro di Asti romana, indizi di insediamenti abitativi del periodo tardo-antico, tombe di VII-IX secolo, resti della chiesa altomedievale (VIII sec.) e delle tre successive chiese di S. Anastasio: la prima (sec. XI) e la seconda chiesa romanica (1120 ca.), infine, la chiesa barocca (1597–1619).Quest'ultima, abbattuta nel 1907, e le precedenti due chiese romaniche di S. Anastasio facevano parte dell'omonimo monastero femminile benedettino, documentato dal 1008, ma forse già esistente alla fine del IX secolo, se non addirittura di fondazione longobarda (sec. VIII). Il monastero, soppresso dal governo napoleonico nel 1802, fu per secoli non solo un centro di spiritualità, ma anche un'istituzione di forte peso economico e politico a livello locale grazie ai suoi vasti possedimenti fondiari ed ai legami con l'aristocrazia astigiana, da cui provenivano le sue badesse.Nella parte est del museo sono conservati elementi lapidei pertinenti al sito di S. Anastasio o comunque all'area cittadina, databili in prevalenza tra VIII e XVI secolo. Questi i pezzi principali:- I capitelli della seconda chiesa romanica di S. Anastasio (1120 ca);- capitelli, mensole, conci d’arco scolpiti (secc. XIII–XV) provenienti dal monastero dei Domenicani, quasi totalmente demolito nell’800;- un prezioso paliotto d’altare in pietra tenera (fine sec. XIII–inizio sec. XIV), di cui si ignora la collocazione originaria;- pietre cantonali e stemmi (secc. XIV-XV) provenienti da palazzi signorili astigiani.Da segnalare infine che il Museo dispone di una sala per ipo/non vedenti e di un’aula didattica dotata di vasca per lo scavo archeologico simulato Il museo è anche sede di eventi dedicati alla musica, alla letteratura e attività per le famiglie.