Un museo tra due culture. Le raccolte naturalistiche novaresi sono radicate nella storia culturale e sociale della città che nell’età napoleonica ebbe un prestigioso Liceo con importanti collezioni didattiche e un orto botanico.Più tardi, esponenti di una classe colta, curiosa di fenomeni e civiltà extraeuropei, Catherine Faraggiana Ferrandi e il figlio Alessandro costituirono nel loro parco di Meina uno zoo e un museo, poi donato a Novara e riallestito nel 1959 nel palazzo di famiglia. Recenti numerose acquisizioni e nuove attenzioni scientifiche hanno ridato vita ad un’istituzione dove naturalmente si compenetrano scienze e storia.Quella novarese è la seconda raccolta zoologica del Piemonte con circa 2.500 esemplari di oltre 1.200 specie di vertebrati, oltre a collezioni entomologiche per un totale di quasi 10.000 insetti. L’ultima aggiunta all’esposizione è una selezione di oggetti facente parte del Museo Etnografico Ferrandi.