La Riserva naturale dei Ciciu del Villar, a pochi minuti dall'abitato di Villar San Costanzo, nei pressi di Dronero, rappresenta una zona di grande interesse per le peculiarità geologiche, i famosi ciciu. Presso lo sbocco vallivo del fiume Maira, a nord est di Villar San Costanzo, si ergono infatti questi curiosi e pittoreschi monumenti naturali noti come “Ciciu del Villar” o “ciciu ‘d pera”, termini che nell’idio- ma locale significano “fantocci di Villar”, “pupazzi di pietra”. Queste “sculture morfologiche”, sono paragonabili a funghi rocciosi, composti da un “gambo” su cui poggia un “cappello” costituito da un masso di gneiss. I pinnacoli hanno in genere colore rossastro per la presenza di ossidi e idrossidi di ferro. I cappelli sono blocchi distaccatisi da pareti rocciose che affiorano alla sommità del versante, franati e rotolati per effetto della forza di gravità. I crolli sono stati provocati, molto probabilmente, da eventi sismici che nella zona si ripetono con frequenza. La formazione dei ciciu è stata determinata da un processo d’erosione fluviale, per effetto del quale le porzioni di terreno che erano protette da massi gneissici sono state preservate dalla demolizione operata dalle acque correnti e dalle piogge e sono rimaste come colonne incappucciate, rilevate rispetto al terreno circostante profondamente scavato dagli affluenti del Rio Fanssimagna, affluente di sinistra del Maira. Quest’azione erosiva è ancora in atto ma i suoi effetti sono difficilmente percepibili soprattutto per la ridotta portata dei corsi d’acqua: le piramidi di terra attualmente evolvono sopratutto per effetto della gravità, che provoca sporadici crolli dei cappelli di gneiss, del dilavamento superficiale, della pioggia e della disgregazione chimico-fisica.