L’itinerario si sviluppa su un percorso di circa 12 chilometri per una durata di 3 ore e un dislivello totale di 20 metri. Unisce i paesi di Viarigi e Scurzolengo, attraversando Montemagno, Castagnole Monferrato e Refrancore, in un itinerario panoramico tra architetture affascinanti e coltivazioni vinicole diffuse. I vini principalmente prodotti nella zona sono i tipici rossi piemontesi: Barbera, Grignolino e l’immancabile Ruchè che qui regna sovrano.
L’itinerario prende il via nei pressi del Cimitero di Viarigi, dirigendosi dapprima verso l’altura coronata dalla Chiesa del Gombo che definisce la prima altura al limitare occidentale del nucleo di Viarigi; da qui si prosegue per circa 2 chilometri su un percorso caratterizzato da una pluricoltura, tra campi coltivati, prati, boschi, noccioleti e vigneti. Si arriva quindi nel paese di Montemagno, incrociando la Strada Provinciale 14 per attraversarla e immettersi nella via di fronte, sterrata, e proseguire per 150 metri prima di attraversare un tratto di 300 metri tra boschivo e prati. Si prende quindi la Strada Provinciale 29 in direzione Castagnole Monferrato, passando per la piazza di Montemagno su cui si disputano le partite di Campionato di serie A di Tamburello a muro, tipico sport di squadra del Monferrato, molto seguito in primavera ed estate. A troneggiare, l’antichissimo Castello dalla pianta irregolare e dalla corte ellittica, con merlatura ghibellina a coda di rondine, oggi di proprietà privata ma aperto al pubblico per visite turistiche. Il percorso verso Castagnole Monferrato prosegue su una strada parallela alla provinciale, percorrendo via Rinetti Dottore per 100 metri prima di svoltare a destra in via Santa Croce e proseguire per circa 1500 metri su una strada prima asfaltata e poi diventa sterrata, ma che regala una totale immersione nella natura, tra campi coltivati, prati, boschi e vigne. Si arriva quindi ad incrociare la Strada Provinciale che collega Montemagno e Castagnole, entrando nel paese regno del Ruchè, vino Docg rosso prodotto da un vitigno autoctono dei più rari tra quelli coltivati nel Monferrato astigiano, derivante probabilmente da un vitigno importato da monaci della Borgogna. Vino delle grandi occasioni, legato ai momenti belli della vita, è sempre stato offerto alle persone care e importanti. Superata la Farmacia, prendendo direzione verso Asti, si incontra a destra dopo circa 50 metri via Guglielmo Marconi su cui svoltare e proseguire per circa 1200 metri. Dopo una serie di campi coltivati si troverà quindi sulla destra un boschetto, superato il quale si svolterà sulla destra e si proseguirà per 800 metri tra prati, coltivi, boschi e noccioleti, dirigendosi verso frazione Calcini per poi risalire il pendio sino ai margini della frazione Migliandolo di Portacomaro e da qui lungo la cresta collinare parallela al paese di Scurzolengo. Il percorso è particolarmente panoramico, caratterizzato da pluricolture, campi coltivati, boschi, noccioleti, vigne. Si discende quindi nella valle del Mole e si risale fino al paese di Scurzolengo per teminare la tappa nei pressi della Cappella di San Giuseppe in via Martiri della Libertà.