Ci si lascia alle spalle la Chiesa della frazione Serre di Oncino (1225 m ca) e si scende per una trentina di metri sulla strada asfaltata fino a svoltare decisamente a sx, proseguendo su un tratto in leggero falsopiano (250 m ca). Giunti ad un bivio, si tralascia il ramo di sx per seguire lo sterrato che qui si genera percorrendo un lungo - e discretamente aperto - tratto pianeggiante che conduce presso le case in località Magalun (1235 m ca). Proseguendo oltre, la vegetazione si fa più fitta; la strada si restringe, pur restando sempre ampiamente percorribile, e con un lungo traversone a mezza costa attraversa un rio minore ove è posta l’opera di presa (1250 m ca) al cui interno confluisce l’acqua che da qui in avanti scorrerà nelle tubazioni del già noto canale coperto che per un lunghissimo tratto farà da sponda a valle o a monte al nostro percorso verso Oncino. La marcia prosegue costeggiando costantemente a valle il canale; si attraversa il ponte (a monte del quale sulla dx idrografica del torrente si scorge un’altra opera di presa), lasciando appena oltre sulla sx la deviazione che sale decisa verso la borgata Arlongo, e si prosegue a dx, sempre fiancheggiando il canale, sino ad un successivo incrocio posto a valle di un vecchio mulino abbandonato, lou Moulin dal Parcou. La traccia sulla sx si avvicina alla costruzione per poi salire verso il nucleo rurale della borgata Arlongo, quella di dx invece (a valle del mulino), su cui prosegue l’itinerario di Orizzonte Monviso, transita esattamente sopra il canale. Il percorso si restringe progressivamente a sentiero e percorre, sempre a mezza costa, il versante boscoso sino a raggiungere una zona più aperta transitando a valle delle abitazioni di borgata S.Ilario (1260 m ca). La traccia man mano si allarga nuovamente stando al di sopra del canale e con percorso quasi sempre pianeggiante attraversa tratti di suggestiva faggeta, scavalca il costone passando a valle del nucleo di Serre Guglielmo, supera il torrente Daina – che divide a monte la borgata precedente da Ruetto - e raggiunge infine le case di borgata Fantone a valle della strada principale, sulla quale si giunge compiendo nel finale una breve risalita (1265 m ca). Si segue la strada asfaltata (lasciando il ramo a sx in salita verso località Bigorie) che in 1 km circa di sinuosa discesa raggiunge la piazza del Comune di Oncino dopo aver fiancheggiato la chiesa parrocchiale (1220 m ca). La strada principale scende a valle puntando a sud - ovest, il percorso di Orizzonte Monviso invece prosegue a sx e si infila angustamente tra le case del paese percorrendo la stretta stradina che sale decisa sino alla borgata Saret, dove termina l'asfalto (1280 m ca) e si apre un interessante panorama su tutto il versante meridionale della valle, lungo il quale si snoda la seconda metà del tracciato di O.M.
Una strada sterrata ampia e pressoché pianeggiante - indicazioni S. Giacomo - (tralasciare diramazione secondaria a sx in leggera salita) percorre a mezza costa il versante, sino ad attraversare un piccolo combale proveniente dal M. Cialancie (1635 m); la carrareccia, che si snoda a tratti in un bosco suggestivo, sale leggermente appena prima di raggiungere l’aperta e graziosa insellatura erbosa ove si trovano i ruderi della Chiesa di S. Giacomo (1345 m ca). Il tracciato diventa una larga mulattiera, scavalca la dorsale e prosegue prima in leggera discesa percorrendo un tratto piacevolissimo tra alte betulle, poi in falsopiano, infine con qualche breve risalita raggiunge ed attraversa il Combale Brusà che precede di 80 m circa il bivio a dx (1325 m ca) in discesa verso la località omonima. Si tralascia tale deviazione e si prosegue nel bosco d’alto fusto alternando qualche rampa più accentuata a brevi falsipiani, sino ad una zona dove la vegetazione si fa molto più fitta, in corrispondenza di un paio di tornanti dal fondo irregolare che conducono poco dopo alla deviazione a sx per le Meire Marco (1425 m ca). Un ultimo breve tratto conduce a valle delle baite innestandosi appena più avanti sulla larga mulattiera proveniente da Crissolo (1440 m ca). Si prosegue a dx su fondo comodo e pianeggiante lungo una gradevole faggeta che transita presso la Fontana di Padre Picco, fino a raggiungere poco più avanti un bivio presso un tornante (1420 m ca): il ramo di sx in salita conduce al M. Tivoli (detto anche Bric Arpiol 1792m), quello di dx in discesa dirige invece verso Crissolo e con una serie di tornanti perde velocemente quota sino ad uscire dalla fascia boscata per raggiungere poco dopo il ponte sul Rio Sbarme (1340 m ca). Poco meno di 150 m dividono dall’abitato di Crissolo ove la sterrata si innesta sulla strada asfaltata comunale presso un tornante a monte di alcuni condomini. Si scende progressivamente tra le case, si supera la partenza della seggiovia e si raggiunge poco dopo il ponte sul fiume Po; superato il ponte, si procede a sx in leggera salita giungendo così sulla piazza principale di Crissolo (1330 m ca).