Si segue via XX Settembre in direzione di Cossano Belbo e della frazione Scorrone; dopo circa 600 metri, poco oltre il cimitero, si sale a destra su di una ripida asfaltata, seguendo le indicazioni “S. Salvario”, fino a toccare l’antico pilone votivo. Al vicino quadrivio si prosegue dritto, su strada inghiaiata pianeggiante. Superata una bella cascina, recentemente ristrutturata, il percorso scende fino a toccare l’asfalto nei pressi delle case della località Castello. Si procede a sinistra per pochi metri e subito si riprende quota: alla biforcazione questa volta si sale a destra, seguendo le indicazioni per Vesime, su strada inghiaiata. Attraversato un bel castagneto il percorso prosegue quasi pianeggiante fino a scendere ad un quadrivio nei pressi della cascina Imperatore; ci si mantiene sulla dorsale, salendo faticosamente su sterrato per un breve tratto fino ad un muretto di pietra. Di qui, a sinistra, si raggiunge la sommità della cresta, dopo di che il sentiero, molto panoramico, si inoltra in un boschetto di querce e pini per scendere nuovamente ad un colletto ed all’asfalto (indicazioni strada Cadacanelli). Si prende quota su quest’ ultimo tracciato fino alla successiva sella (indicazione Strada Ghirardi) dove, tra le varie possibilità, si sale al centro con dolce progressione. Superata una piccola area di sosta ed un tratto di estesi coltivi, si imbocca, dopo circa 300 metri, (cartello indicatore strada Madovito) la strada asfaltata in salita alla nostra destra che consente di riguadagnare in breve l’ampia dorsale. Si procede tra i coltivi fino a giungere in prossimità del mammellone vitato su cui spicca la cascina Langa Soprana. Al primo bivio si scende a destra e, dopo circa 100 metri, si segue a sinistra l’indicazione per Santo Stefano Belbo. Questo tratto, caratterizzato dall’eccellente panorama sulla valle Bormida, che si apre alla nostra destra, consente di giungere ad un quadrivio, posto sempre sulla cresta. A questo punto si abbandona l’asfalto per imboccare, centralmente, la bella sterrata che, tra annose roverelle, porta all’ampio anfiteatro vitato sovrastante la cascina Borgna, aperto sulla valle Bormida. Si tralasciano le prime due diramazioni a sinistra, che entrano nel bosco, per salire, dopo pochi metri, tra bosco e vigna. Un tratto di sentiero con un bel fondo porta, con moderata salita, ad una piccola radura sulla sommità della collina. E’ necessario imboccare il sentiero che scende a sinistra, percorrendolo sino ad un’ampia insellatura ed alla strada asfaltata. La si segue a sinistra per un tratto molto panoramico, con salita poco evidente, puntando all’evidentissimo ripetitore posto sul Bric Bertrani (m. 621). Poco prima del muro di recinzione si scende a sinistra su strada bianca fino a raggiungere, su di un colletto, la cascina Cà nuova, con il monumento eretto a ricordo dei caduti in località Falchetto. Seguendo l’indicazione Rocchea si imbocca la stradina pianeggiante a destra che attraversa tratti di bosco ed i ripidi vigneti che scendono nella vallata, appunto della Rocchea, fino a raggiungere la frazione Monti. Subito dopo le case si piega a sinistra, seguendo l’indicazione Torre; raggiunto un primo bivio (indicazione Casotto) ci si mantiene sulla strada a mezza costa puntando alla chiesetta di S. Libera e superata la frazione, si guadagna in breve il successivo quadrivio. Si scende verso Santo Stefano, ormai in vista, imboccando la ripida stradina a destra che, dopo aver ammirato gli imponenti ruderi della torre, con qualche tornante consente di arrivare alle case del centro storico. Imboccata via Marconi troviamo, subito a sinistra, la vivace Piazza Umberto I, punto di arrivo del percorso escursionistico (m. 170).