Occorre inoltrarsi sulla strada che sale, nel quadrivio di fronte alla chiesa, (fontana) e, seguendo le indicazioni per Pian Rocchetto, Bosco, Piani, piegare a sinistra al primo bivio, subito dopo il parcheggio di una trattoria. Si sale dolcemente tra le cascine per piegare a sinistra con un ampio arco e, attraversati alcuni tratti di bosco, raggiungere il bivio della frazione Piani. Si sale a destra e si raggiunge in breve l’ultima azienda agricola. Si entra nel cortile, si piega a destra e si sale verso la cresta della collina, ove sorge un solitario “ciabot”, in una posizione che consente di ammirare sia il castello di Prunetto che la valle Uzzone. L’itinerario si immerge nel Bosco dei Faggi, in prossimità di una piccola area di sosta. Da consigliare una breve deviazione, al primo bivio a sinistra: un folto gruppo di grandi faggi creano un ambiente particolarmente suggestivo. È l’ultima località dell’Alta Langa in cui si possono ammirare questi splendidi alberi: una volta molto più comuni, oggi sono relegati, in pochi esemplari isolati, nei valloni più umidi. Tornati sulla sterrata pianeggiante si prosegue verso sinistra, mentendosi sulla cresta fino al quadrivio posto sul Bricco della Colma. Si piega a sinistra, su asfalto, scendendo velocemente fino a passare un pilone votivo ed una cascina isolata. Un ultimo tratto pianeggiante consente di raggiungere un evidente incrocio: si deve abbandona l’asfalto per imboccare un sentierino che sale a sinistra nel bosco, prima in una rada pineta, poi in un più fresco castagneto. In questo tratto dell’itinerario la Comunità Montana ha localizzato un “Percorso natura”: la descrizione dettagliata delle singole entità botaniche (facilmente individuabili con l’aiuto dei pali numerati) consente agli escursionisti di conoscere in modo più approfondito la flora di questo particolare ambiente. Raggiunta una sterrata più evidente si procede a sinistra, fino a guadagnare un quadrivio, caratterizzato da un deposito dell’acquedotto. Si scende a destra per pochi metri e si piega verso sinistra, sulla sterrata pianeggiante (una deviazione per gli appassionati di storia: imboccando la diramazione a sinistra si potrà raggiungere il cocuzzolo su cui sorgono i ruderi dell’antico castello). In breve si raggiunge l’ingresso del cimitero di Gottasecca. Si scende a destra ed in breve si raggiunge la piazza del comune (fontana, m. 710).