Dal Santuario si riprende la strada verso il Colle di Esischie, seguendo il percorso R54. Prima di un ponte sul Torrente Grana a quota 2015 si devia a sinistra per percorrere un tratto di sentiero in sponda idrografica destra fino a rispuntare sulla strada presso le baite del Gias Fauniera a 2180 metri. Si continua quindi lungo la strada arrivando nei pressi del Rifugio Fauniera (ex Trofarello) recentemente ristrutturato (2305 m.) Qui si lascia la strada ex-militare che continua per il soprastante Colle D'Esischie imboccando a sinistra il sentiero R55. Si taglia il largo tornante e si ritorna sulla strada per raggiungere in breve il Colle Fauniera o Colle dei Morti (2481 m), il cui nome è dovuto ai moltissimi soldati caduti in una sanguinosa battaglia della guerra di successione austriaca, quando nel 1744, i franco-spagnoli oltrepassarono il limitrofo Colle Valcavera per dirigersi ad assediare la città Cuneo. Da qui seguendo la strada si raggiunge infatti velocemente in piano il Colle Valcavera (2416 m), da cui la strada continua scendendo nel Vallone omonimo verso Demonte. Si imbocca invece il percorso P34 che inizia a scendere su ampi ripiani erbosi incrociando più in basso un tratto di pista fino al sottostante Gias Chiaffrea (2270 m). Si taglia su sentiero un tornante e si ritorna quindi sulla pista scendendo entro il vallone Chiaffrea fino a Grange Bastiera dove sorge il Bivacco Don Martini (2067 m). Si continua a scendere sulla sponda idrografica sinistra del rio che si incassa, ci si lascia sulla sinistra la deviazione per il Monte Nebius e si giunge al Gias Mure (1831 m). Da qui il sentiero segue il Vallone della Madonna che in questo settore assume la conformazione di una forra. Si scende a lato di una bella cascata con stretti tornanti su detrito coprendo il dislivello della soglia in roccia corrispondente. Giunti alla base del costone inizia un mezzacosta su materiale detritico con alcuni rii incisi e soggetti a valanghe che spesso danneggiano il sentiero nel periodo invernale costringendo a passaggi un po difficoltosi. Il tracciato continua a scendere poi entro il bosco molto fitto e umido che colonizza il versante prospiciente il rio fino ad una passerella in legno che lo attraversa a quota 1230 circa. Da qui si segue una pista sterrata fino alle prime case di Sambuco.